1 - DEPRESSIONE
2 - DEPRESSIONE POST PARTUM
1 - DEPRESSIONE
La parola “depressione” indica una forma di sofferenza psichica caratterizzata da un abbassamento del tono dell’umore e da un insieme di sintomi, che alterano il funzionamento vitale della persona che ne soffre, compromettendo anche la sua vita sociale.
Si riscontra infatti apatia e disinteresse verso tutto e tutti, si affrontano con difficoltà le incombenze quotidiane continuando a rimandare impegni, si ha difficoltà ad uscire.
Per tali motivi, la depressione può avere importanti ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. L’attività scolastica o lavorativa della persona può diminuire a causa dei problemi di concentrazione e di memoria che possono presentarsi, con relativo ritiro sociale e problemi di tipo relazionale con partner, figli, amici e colleghi.
L’umore depresso inoltre condiziona anche il rapporto con se stessi e con il proprio corpo in quanto si ha difficoltà a lavarsi, curare il proprio aspetto, mangiare e dormire in modo regolare.
Quali sono i sintomi della Depressione?
I sintomi con cui si manifesta la depressione (disturbo depressivo maggiore) possono essere distinti in:
La sintomatologia tipicamente è più intensa al mattino e migliora nel corso della giornata, con alcune eccezioni.
La valutazione psicologica serve per capire se il quadro sintomatologico è quello proprio del disturbo depressivo maggiore oppure se è riferibile ad altro tipo di depressione ed orientare quindi in maniera opportuna la terapia. La depressione infatti può comparire associata ad altri disturbi mentali, come il disturbo da panico, il distubo ossessivo-compulsivo, l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo di personalità borderline.
Il trattamento psicoterapeutico in particolare, si basa sull'individuazione e modifica di modalità di pensiero che risultano inadeguate per la persona fornendo un supporto specifico che aiuti ad adattarsi a circostanze della vita ed eventi stressanti. Si ha quindi la possibilità di sperimentare uno spazio dedicato, rassicurante ed accogliente, in cui poter dar voce alle proprie preoccupazioni, dubbi, paure, conflitti e dar vita così ad un equilibrio nuovo e nuove energie.
Referenze:
- Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (IV ed.), American Psychiatric Association, 1994
- Psichiatria Psicodinamica (IV ed.), G. O. Gabbard, 2007
2 - DEPRESSIONE POST PARTUM
Una forma particolare di depressione è la depressione post partum.
Nei giorni immediatamente successivi al parto è considerato fisiologico un periodo caratterizzato da calo dell’umore e instabilità emotiva (la cosiddetta baby blues o maternity blues) di tipo transitorio (durata variabile da poche ore ad alcuni giorni) e che non necessariamente si trasforma in un vero e proprio disturbo.
La notevole diffusione del baby blues anzi, suggerisce un adattamento psicofisico agli importanti cambiamenti che intervengono nella vita di una donna quando diventa madre; per il suo carattere transitorio e la scarsa entità della sintomatologia non richiede generalmente trattamenti specifici e non implica conseguenze a lungo termine.
Si parla di “depressione post partum” invece, secondo il DSM-4 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), quando è presente una forma di depressione generale (vedi DEPRESSIONE) che si manifesta entro le prime quattro settimane successive al parto per un periodo di almeno due settimane.
Nello specifico, la madre può percepirsi come inadeguata nella cura del bambino che è quindi avvertito come un peso e una responsabilità eccessiva o accudito con grande insicurezza, può esservi il timore di rimanere da sola con il bambino.
I sintomi della depressione post partum non sono transitori e possono persistere, variando d’intensità, anche per anni, e quindi avere conseguenze più o meno significative non solo sulla salute mentale della donna, ma anche sulla relazione madre-bambino, sullo sviluppo del bambino e sull’intero nucleo familiare in quanto la madre non riesce a svolgere il proprio ruolo genitoriale e prendersi cura a pieno del neonato.
In questi casi si rende dunque di primaria importanza un percorso psicoterapeutico, oltre che farmacologico, volto a fornire sostegno adeguato alla madre per ritrovare il proprio equilibrio e affinché possa essere ristabilita la relazione madre-bambino nella sua totalità.
Referenze:
- Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (IV ed.), American Psychiatric Association, 1994
-.“Quando le madri non sono felici. La depressione postpartum.” , Ammaniti- Cimino- Trentini, Il pensiero Scientifico Editore, 2007.