1 - ANSIA
2 - ATTACCHI DI PANICO
1 - ANSIA
L' ansia è legata alla paura, ma non è la stessa cosa. La paura infatti, è una risposta mirata e diretta ad un evento od un oggetto specifico di cui la persona è consapevole. [vedi FOBIA]
L'ansia al contrario, è sfocata, difficile da definire e da ricondurre a qualcosa di specifico. E' un sistema di allarme che genera effetti corporei (respiro affannoso, irrequietezza, tensione muscolare), effetti mentali ( pensieri ricorrenti e martellanti, preoccupazione eccessiva), ed effetti emotivi (paura, rabbia, disagio).
E' quindi un'esperienza normale ed adattiva della quotidianità che coinvolge tutti, ma può accadere che diventi un vissuto eccessivo e sproporzionato rispetto a ciò che ci accade. In questo caso, l'ansia diviene una difficoltà poiché fa vivere la quotidianità con forte disagio ed ostacola le attività abituali minando il benessere della persona.
Quali sono i sintomi?
I sintomi riferiti al “Disturbo d'Ansia Generalizzato” sono:
- Sudorazione
- Tachicardia
- Sensazione di soffocamento
- Nausea o disturbi addominali
- Sensazione di sbandamento o svenimento
- Insonnia
- Irritabilità
- Difficoltà a concentrarsi
- Affaticabilità
- Preoccupazione eccessiva e difficoltà nel controllare tale preoccupazione
Quando le scelte di vita sono condizionate dall’evitare situazioni di ansia è opportuno valutare un intervento terapeutico specifico.
L’ansia è spesso collegata ad una paura cosciente, accettabile che ne maschera una più profonda e meno accettabile. Il compito dello psicoterapeuta è quello di capire le origini di tale ansia. Il lavoro terapeutico ha inoltre l’obiettivo di permettere alla persona di gestire meglio le situazioni vissute con ansia favorendo le scelte di vita coerenti con il proprio benessere superando i limiti posti dalla sintomatologia ansiosa.
Durante il percorso psicologico dunque, terapeuta e paziente lavorano insieme per dare un nome e una connotazione precisa alla paura e alla preoccupazione sottostanti i sintomi ansiosi. Poter dare una definizione a quel senso di pericolo costante e generalizzato, aiuta la persona a riacquisire il senso del controllo e di capacità di reagire e decidere rispetto agli eventi
Referenze:
- Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (IV ed.), American Psychiatric Association, 1994
2 - ATTACCHI DI PANICO
Gli attacchi di panico sono caratterizzati da un' intensa ansia che si verifica in assenza di un reale pericolo e si presentano, molte volte, all'improvviso.
I sintomi sono dati da sensazioni fisiche molto intense:
- Difficoltà a respirare, affanno, senso di soffocamento
- Nausea e capogiri
- Dolore al petto
- Sudorazione e tremori
- Palpitazioni
Generalmente questi sintomi fisici vengono vissuti come molto pericolosi dalla persona in quanto si teme di morire, di perdere il controllo. Ci si sente come fuori dal proprio corpo (depersonalizzazione) e si avverte un senso di irrealtà rispetto al mondo circostante (derealizzazione) e in alcuni casi si ha paura di impazzire.
Gli attacchi di panico sono tanto intensi da venire percepiti come interminabili ma raramente durano più di dieci minuti; possono però verificarsi di frequente.
La persona che soffre di attacchi di panico inoltre, sviluppa un'intensa paura alla sola idea di avere un altro attacco. Questa paura – chiamata ansia anticipatoria o paura della paura - può condizionare in modo evidente lo stile di vita compromettendo lo svolgimento delle normali attività quotidiane (lavoro, sport, vita sociale) .
Spesso si arriva a temere i luoghi pubblici in cui mostrare i sintomi di un attacco causerebbe grande imbarazzo e si genera di conseguenza la paura di situazioni in cui potrebbe essere difficile o imbarazzante allontanarsi nel caso si manifestassero i sintomi. In questi casi si parla di disturbo di panico con agorafobia.
Il lavoro psicologico in questo caso sarà rivolto ad individuare la situazione minacciosa alla quale la persona, inconsapevolmente, reagisce; le modalità di pensiero e i contenuti che la persona vive come minacciosi e pericolosi al fine di acquisire una prospettiva nuova rispetto a tali convinzioni e sensazioni.
Referenze:
- Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (IV ed.), American Psychiatric Association, 1994
- Psichiatria Psicodinamica (IV ed.), G. O. Gabbard, 2007